Il dolore va considerato alla stessa stregua di una vera patologia, di una malattia, perchè è accompagnato da complessi problemi fisici, psicologici e sociali, primitivi e secondari.
Da oltre 20 anni lo studio Medico del dott. Francesco Monea ha dato vita ad una nuova disciplina: la medicina del dolore.
Il dolore è fisiologico, è un sintomo vitale essenziale, un sistema di difesa, quando rappresenta un segnale d'allarme; diventa patologico quando si auto mantiene, perdendo il significato iniziale e diventando a sua volta una malattia.
Ci rivolgiamo a pazienti che necessiatano una definizione diagnostica e /o terapeutica per il dolore acuto, persistente e cronico come nel caso di cefalee, mal di schiena, lombo sciatalgie, nevralgie, anche l trigemno, e dolori osteoarticolari.
Il concetto di terapia del dolore è ormai vecchio e viene superato dall'attuale definizione di medicina del dolore.
Questo perchè, negli ultimi anni, si è capito che la presa in carico del "malato" deve essere globale.
Ciò significa che per l'efficacia e la qualità delle prestazioni occorre mettere in atto tutta la procedura scientifica con un percorso anamnestico, di imaging quindi di diagnosi e terapia.
Per tale motivo è necessario un impegno formativo sulle più recenti acquisizioni della anatomo-neuro-fisiopatologia del dolore.
La terapia infiltrativa che consiste nell'iniezione di farmaci (con attività antinfiammatoria e/o lubrificante) all'interno delle articolazioni (anca, ginocchio, spalla, faccette srticolari lombari e cervicali, piccole articolazioni della mano e del piede), allo scopo di ridurre la sintomatologia dolorosa, portando spesso alla guarigione per migliorare la qualità della vita. A volte tale procedura si associa all'aspirazione di liquido ematico o sieroso contenuto nell'articolazione.
La procedura viene effettuata con supporto ecografico, che permette la precisa individuazione del sito da trattare. Grazie all'uso della guida ecografica, infatti, la via d'accesso diviene sicura, con la possibilità di visualizzare l'avanzamento dell'ago in tempo reale.
La sonda permette di individuare lo spazio articolare e le radici nervose con la massima sicurezza, di seguire esattamente l'accesso dell'ago e la precisione dell'applicazione.
L'ossigeno-ozono terapia è una pratica di medicina complementare che impiega una miscela di gas costituita da ossigeno-ozono ormai da tempo utilizzata nel trattamento del dolore di origine vertebrale.
La letteratura scientifica riconosce ampiamente a questo "farmaco" un'efficazia terapeutica almeno pari a quella di altri trattamenti, sottolineando la bassa incidenza di effetti collaterali.
Intervenendo in amniera ecoguidata, quindi con tecnica mirata e poco invasiva, in poche sedute si può annullare il dolore, si annulla l'uso dei cortisonici per il controllo dei sintomi si arriva alla guarigione senza chirurgia.
Le controindicazioni sono rappresentate essenzialmente da: gravidanza, ipertiroidismo, favismo, gravi malattie non compensate.
Alla luce di quanto evidenziato appare chiaro come questa metodica da noi utilizzata rappresenti una valida alternativa alle pregresse tecniche infiltrative mediche (cortisone).
Il mancato acumulo dell'ozono nell'organismo e la sua completa atossicità alle concentrazioni ed ai dosaggi consigliati ottimali ne consentono un utilizzo ampio e ripetuto nel tempo.